Il visto business per gli Stati Uniti Il visto business per gli Stati Uniti

Negli ultimi anni il visto B-1, conosciuto anche come il Business Visitor Visa, è stato messo sotto i riflettori dai media dovuto al suo uso improprio da parte di numerosi datori di lavoro. È per questo utile approfondirne i diversi aspetti, con l’obiettivo di indirizzare datori di lavoro e lavoratori verso il corretto utilizzo del “B-1” per l’ingresso negli USA.

 

Cosa si intende per visto B-1?

Il visto business è la tipologia di visto più comune per svolgere tale tipo di attività negli Stati Uniti. I richiedenti del visto B-1 possono permanere sul territorio americano per un periodo di tempo limitato per svolgere attività commerciali o professionali, ma non lavorative, per conto di datori di lavoro stranieri. I titolari del visto B-1 non possono essere assunti dalle aziende statunitensi, né possono essere stipendiati o ricevere altri tipi di remunerazioni da fonti statunitensi, tuttavia, possono ricevere dei rimborsi spesa negli USA che non siano cumulativi alla retribuzione base.

Se s’intendesse svolgere attività lavorativa sia per brevi sia per lunghi periodi, si consiglia pertanto di procedere con la richiesta di visti idonei al lavoro quali l’H-1B per lavoratori specializzati, L-1 per i trasferimenti intra-company, o il visto E per commercio e investitori.

Tuttavia, per chi si recasse unicamente per motivi di business, il visto B-1 offre il vantaggio di procedure semplificate e tempistiche di ottenimento brevi, qualora la risorsa dimostri un forte legame e la volontà di rientrare nel paese di origine.

 

Quali attività si possono svolgere con il visto B-1?

I titolari del visto B devono attenersi unicamente alle seguenti attività lavorative:

  • Partecipare a transazioni commerciali che non includano contratti di lavoro e consulenze con i business partner.
  • Verificare l’apertura di un nuovo business statunitense che possa risultare successivamente nella richiesta di un Visto E o L.
  • Partecipare a convegni, conferenze, seminari.
  • Svolgere attività di ricerca indipendente.
  • Partecipare a programmi di volontariato per associazioni religiose o organizzazioni non profit.
  • Condurre ricerche di mercato sulla possibilità di investire e stabilire una società negli USA.
  • Partecipare come professionista del settore a programmi culturali sponsorizzati dal paese estero.

Sebbene non sia permesso svolgere attività lavorativa mentre si è negli Stati Uniti con un Visto B1, ci sono diverse attività permesse per una serie di categorie, mansioni e incarichi. Vediamoli nel dettaglio:

Lavoratori commerciali o industriali che prestano servizio o installano attrezzature comprate al di fuori degli USA, cosi come attività di formazione sulle attrezzature acquistate al di fuori del paese.

Domestici di personale straniero assegnato negli Stati Uniti o domestici di cittadini statunitensi soggetti a frequenti incarichi internazionali.

Cittadini stranieri idonei per lo status di lavoratori specializzati, formatori o scambi di visitatori, retribuiti dal paese di provenienza.

Membri del Consiglio di Amministrazione degli Stati Uniti in visita, per partecipare a una riunione del Consiglio o per mettere in atto attività riguardanti il Consiglio.

Atleti professionisti che gareggiano unicamente per premi in denaro.

Alcuni artisti, eccetto i fotografi, che non vendano regolarmente le loro opere negli USA.

Qual è la validità del visto B-1?

Come ogni visto, anche i titolari del visto B-1 possono soggiornare sul territorio americano per un limitato periodo di tempo. Questo è determinato principalmente dal motivo del viaggio. Generalmente, il tempo di permanenza concesso negli USA è di 30 giorni consecutivi, per un periodo massimo di 12 mesi al primo ingresso con possibile estensione di 6 mesi ogni volta. La permanenza nel paese è sempre a discrezione dell’Immigration Officer.

Date le premesse appena esposte, è di fondamentale importanza che sia i datori di lavoro sia i lavoratori abbiano l’accortezza di richiedere questa determinata tipologia di visto unicamente per motivi di business, tenendo presente che qualora l’ingresso nel Paese sia invece per motivi lavorativi la normativa americana prevede serie sanzioni in merito, tra le quali l’essere inabilitato a entrare negli USA per un determinato periodo di tempo.