Il Brasile a caccia di “tesori” all’estero
Sempre più amministrazioni fiscali di diversi Stati esteri, negli ultimi anni, si sono concentrate sulla lotta all’evasione perpetrata attraverso la delocalizzazione dei capitali oltre i confini nazionali. In questo contesto, anche il Brasile ha rafforzato il controllo sulla movimentazione di capitali all’estero, prevedendo non solo un’apposita procedura di volontary disclosure per i fondi detenuti in altri Paesi e non dichiarati, ma anche un’apposita dichiarazione corrispondente al nostro Quadro RW, chiamata Declaração anual de Capitais Brasileiros no Exterior (CBE).
Istituita con la Resolução CMN 3.854, de 27.05.2010, la dichiarazione di detenzione di capitali brasiliani all’estero è obbligatoria per tutti i soggetti residenti (persone fisiche e non) che dispongano di asset finanziari, beni o diritti all’estero. Per la maggior parte dei contribuenti trattasi di un obbligo annuale, mentre una parte minore di essi sarà obbligato a trasmettere informazioni su base trimestrale.
I contribuenti obbligati a tramettere una CBE sono persone fisiche e società residenti, domiciliate o con sede legale in Brasile che detengano valuta, assets e/o diritti di qualsiasi natura il cui valore totale è uguale o superiore a:
- 100.000 dollari americani al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione (tali soggetti dovranno presentare una dichiarazione annuale).
- 100 milioni di dollari americani (in aggiunta alla dichiarazione annuale, tali soggetti dovranno presentare una dichiarazione su base trimestrale).
A tal proposito è utile ricordare che si considera residente in Brasile la persona fisica che rispetta alcune specifiche caratteristiche:
- Risiede permanentemente in Brasile
- Fa ingresso nel Paese:
- con un visto permanente (il soggetto diventa fiscalmente residente dalla data di arrivo)
- con un visto temporaneo
- per svolgere un’attività di lavoro dipendente, il soggetto diventa fiscalmente residente dalla data di arrivo;
- dopo un periodo di permanenza di 184 giorni, anche non consecutivi, in un periodo di 12 mesi;
- dalla data di ottenimento di un visto permanente o di contratto di lavoro dipendente, se ottenuto/concluso prima del compimento del 184 giorno, in un periodo di 12 mesi.
- Il cittadino brasiliano, non fiscalmente residente, che rientra nel Paese in maniera definitiva; il soggetto diventa fiscalmente residente dalla data di ingresso nel Paese.
- Che si assenta temporaneamente dal territorio brasiliano o che lascia definitivamente il Paese senza presentare la comunicazione di partenza definitiva.
La CBE dovrà contenere i dati relativi a asset e diritti come depositi, investimenti finanziari in azioni e obbligazioni, trust, immobili, ecc. Non importa dove e quando il reddito che ha originato l’attività finanziaria è stato prodotto: gli asset che sono stati acquistati con reddito di lavoro prima che la persona diventasse residente in Brasile dovranno comunque essere dichiarati.
Inoltre, le scadenze per la sottomissione delle CBE sono determinate dalla Banca Centrale del Brasile. La circolare n. 3.624 del 6 febbraio 2013 stabilisce le scadenze per le dichiarazioni annuali e trimestrali:
- La dichiarazione annuale va presentata nel periodo compreso tra il 15 febbraio e le ore 18.00 del 5 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento;
- La dichiarazione del primo trimestre dovrà essere presentata nel periodo compreso tra il 15 aprile e le ore 18.00 del 5 giugno del trimestre successivo a quello di riferimento;
- La dichiarazione del secondo trimestre dovrà essere presentata nel periodo compreso tra il 31 luglio e le ore 18.00 del 5 settembre del trimestre successivo a quello di riferimento;
- La dichiarazione del terzo trimestre dovrà essere presentata nel periodo compreso tra il 15 ottobre e le ore 18.00 del 5 dicembre del trimestre successivo a quello di riferimento;
L’ultimo trimestre andrà incluso con la dichiarazione annuale. La compilazione e presentazione della dichiarazione annuale viene fatta attraverso un formulario online disponibile sul sito della banca Centrale del Brasile (www.bcb.gov.br). Il non rispetto delle scadenze o l’omissione della dichiarazione porterà all’applicazione di una sanzione fino a 250.000 BRL (pari all’incirca 75.000 euro).