"Entrare, risiedere e lavorare in Turchia"
Arif çelen - Tax Consultant WTS Tax legal Consulting Turkey - illustra tutte le novità relative all'ingresso degli stranieri contenute nella legge "Stranieri e protezione internazionale" entrata in vigore l'11 aprile scorso. Dalle informazioni per i visti alle diverse tipologie di permesso di lavoro.
La legge "Stranieri e protezione internazionale" (numero 6458) entrata in vigore l'11 aprile 2014 contiene numerose disposizioni relative all'ingresso degli stranieri in Turchia, ai requisiti per il visto, alle domande di permesso di soggiorno, ma anche alle regole e ai princìpi di deportazione e di protezione internazionale. La nuova legge ha introdotto cambiamenti significativi soprattutto in relazione ai permessi di soggiorno: le nuove richieste di permesso di soggiorno, ad esempio, devono essere fatte ai Consolati turchi nel paese di residenza contrariamente a quanto avveniva per le richieste precedenti. Per gli stranieri ai quali è stato rilasciato un certificato di permesso di soggiorno, inoltre, non è più necessario fare una domanda di permesso di soggiorno distinta, proprio grazie alle disposizioni della nuova legge. Andiamo a vederne alcuni dettagli significativi.
Informazioni sui visti per gli stranieri
A partire dal 17 aprile 2013 il visto elettronico (e-Visa) sostituisce il "visto adesivo" che è stato rilasciato ai valichi di frontiera. I richiedenti devono semplicemente accedere al sito www.evisa.gov.tr, inserire le informazioni richieste (dopo l'approvazione della domanda), effettuare il pagamento on-line e scaricare il loro e-Visa. Il visto elettronico è valido solo se lo scopo del viaggio è turistico o commerciale. Per gli altri scopi, come lavoro e studio, è necessario un visto normale rilasciato dalle Ambasciate o Consolati. Un visto turistico darà al viaggiatore il diritto di restare in Turchia per un massimo di 90 giorni in un periodo di 180 giorni. La stessa tempistica è valida anche per paesi come l'Italia, esentati dall'obbligo del visto. Il visto di ingresso non può essere rilasciato né per i permessi di soggiorno né per quelli di lavoro. Gli stranieri che si trattengono in Turchia per più di 90 giorni sono obbligati invece a ottenere il permesso di soggiorno.
- stranieri che sono sposati con un cittadino turco e vivono in Turchia con i loro coniugi sotto il vincolo matrimoniale (o stranieri che una volta stabilitisi in Turchia successivamente vi rimangono anche dopo la fine del matrimonio durato almeno 3 anni) e figli nati da un coniuge che è cittadino turco;
- stranieri temporaneamente in Turchia per un periodo superiore a un mese per attività scientifiche e culturali e per un periodo di più di 4 mesi per attività sportive.
- stranieri che risiederanno in Turchia per fornire formazione relativamente all'uso, alla manutenzione e riparazione di macchinari ed attrezzature importate, o per ricevere delle attrezzature, o per riparare auto che presentano dei malfunzionamenti in Turchia, a condizione che non rimangano nel Paese per più di 3 mesi a decorrere dalla data di ingresso e purché presentino i documenti pertinenti;
- stranieri che risiederanno in Turchia per fornire formazione relativamente all'uso di merci importate o esportate a condizione che non rimangano in Turchia per più di 3 mesi a decorrere dalla data di entrata e purché presentino i documenti pertinenti;
- stranieri che risiederanno in Turchia per fornire formazione presso università e istituzioni pubbliche, a condizione che la durata del loro soggiorno sia limitata alla durata della formazione e in ogni caso non rimangano in Turchia per più di 2 anni, e purché presentino i documenti pertinenti;
- stranieri che informano le autorità competenti che forniranno servizi nel campo socio-culturale, tecnologico e dell'istruzione, purché non rimangano in Turchia per più di 6 mesi;
- lavoratori stranieri esperti che operano in progetti condotti nell'ambito del Programma per la Cooperazione Monetaria per la Turchia dell'Unione Europea.
- se il certificato di residenza di uno straniero non è valido o il suo termine di validità non può essere esteso per una qualsiasi ragione;
- se i termini di validità del passaporto o del certificato che lo sostituisce non possono essere estesi;
- se lo straniero sta all'estero per più di 6 mesi ininterrottamente, ad eccezione dei casi di forza maggiore.