Accelerazioni e frenate ad oriente - di R. Bossi Fornarini, MD Passport, docente di management interculturale al MIP - Politecnico di Milano

Espatriare a 50 anni non è come farlo a 30 per Mario Almondo, dopo una vita in Ferrari, ultimo DirettoreTecnico vincente, C.O.O. e Senior Vice President e H.R. Director per il gruppo, consulente e imprenditore per start up, la proposta di diventare Presidente e Amministratore Delegato del gruppo Brembo in Cina Far East ha provocato il pattern atteso di entusiasmi e riflessioni su una vita nuova così diversa da quella del passato.
 
Come affrontare allora l'espatrio se si ha famiglia, una storia di successi professionali visibili e tangibili?
Era necessario capire bene la cultura cinese, capire come adattarsi in fretta al terreno nuovo. Soprattutto capire non la cultura come vorremmo fosse, ma comprendere come fare a motivare una squadra, farla sognare, prepararla e guidarla in una cultura diversa dalla propria. Senza trascurare la necessità di creare la capacità di relazione in un mondo nuovo, sconosciuto, complicato e complesso. Impossibile darsi alibi: bisognava allenarsi per vincere con la struttura di Brembo Cina.
 
Come ha selezionato chi l'avrebbe affiancata nella preparazione?
Avevo bisogno di qualcuno che conoscesse le dinamiche di vita aziendale avendo ricoperto posizioni di management
fortemente internazionali, con l'abitudine ad agire in contesti culturali diversi e a pensare e ad agire per generare risultati positivi sul conto economico. Qualcuno che conoscesse la Cina perché sapeva come far succedere le cose in quella cultura, che sapesse come usare la conoscenza della differenza per trarne vantaggio. E che per primo non avesse alibi.
 
Quali sono state le difficoltà più grandi?
Credo l'allenarmi a cambiare un approccio che mi aveva portato a risultati importanti in ambiti di grande complessità
e competitività. Poi la necessità di essere agile per capire rapidamente come agire, come interpretare il contesto. E sicuramente l'incertezza di come avrei gestito il distacco da una serie di punti fermi, quali la mia vita a Parma. Infine, importantissimo, il pensare a come alleviare il distacco prolungato dai miei figli, anche se condiviso con mia moglie Alessandra fortunatamente al fianco. (So che Raffaella sorriderà quando leggerà queste parole, perché durante il nostro allenamento alla conoscenza della cultura manageriale cinese, la domanda che le facevo spesso era: "Ma come faccio senza i miei figli?").
 
E una volta in Cina?
Beh, la mia esperienza in Ferrari mi è ovviamente stata utile per contenuti e per immagine. La cosa importante è stata
comunque cominciare a creare affetto e legame coi dipendenti in un'azienda come Brembo, ormai multinazionale e globale, autorevole, sinonimo di qualità e di continua innovazione. Ho dovuto capire in che modo bilanciare il distacco gerarchico con un ancora più importante spirito di squadra, che, in distaccati. Ancora una volta, grande sensibilità, concentrazione e ancora una volta è importante la preparazione prima della partenza.
 
Prossimi passi?
Continuare a capire, elaborare i temi generali per calarli sulla realtà specifica, continuare ad osservare con attenzione, sviluppare il potenziale Brembo, vincere con una squadra che contribuisca a trasformare un marchio e un'azienda in un riferimento mondiale.