Lavoratori italiani all'estero: aggiornamento normativo e practice manageriali - di V. Bilotta, partner Eca Italia
In uno scenario economico internazionale in continua evoluzione, sviluppare la propria attività internazionale è stata negli ultimi quindici anni l'unica via che le aziende italiane potevano seguire. È in questo contesto strategico e operativo che si è inserita e sviluppata la figura dei manager e tecnici espatriati, la cui complessa gestione è tema sul quale le Direzioni Risorse Umane devono necessariamente essere vigili.
Non si tratta solo di definire uno stimolante sistema premiante competitivo con best practices offerte dal mercato: è necessario creare un impianto organizzativo che garantisca reali possibilità di sviluppo individuale, rendendo anche meno critica la motivazione basata esclusivamente su incentivi di carattere economico.
Al di là delle specifiche particolarità e delle loro articolazioni i sistemi di gestione degli espatri devono proporsi di garantire una serie di obiettivi, nel particolare:
- definire dimensioni e particolarità di un sistema premiante che agevoli il raggiungimento degli obiettivi aziendali, nel loro corretto rapporto con i trattamenti fissi e ricorrenti;
- rendere possibili e praticabili tutti i trasferimenti necessari, nonché i normali rientri dei lavoratori;
- risultare pienamente coerenti con le strategie internazionali della Società, di cui la politica della risorsa potrà essere un importante veicolo di promozione e comunicazione;
- alzare la soglia di attenzione intorno alle circostanze gestionali nelle quali i lavoratori si trovano ad operare, che come ben noto sono molto differenti tra loro. Parificare situazione differenti o differenziare situazioni identiche è incompatibile con il corretto governo delle risorse impegnate nella mobilità internazionale.
Proprio in diretto rapporto con queste tematiche, durante il convegno di ECA Italia (dello scorso 14 ottobre 2015) giunto alla diciannovesima edizione sono state trattate le tematiche connesse con i sistemi di gestione degli espatri, con particolare focus sui principali risultati della survey di ECA Italia sulle prassi manageriali adottate in materia di espatrio e assegnazione di personale all'estero da un campione qualificato di aziende internazionali.
In coordinamento con le tematiche legate alla gestione delle politiche di espatrio, durante la giornata formativa sono state approfondite le ultime novità in materia fiscale e previdenziale: dalle più interessanti sentenze della Cassazione in tema di residenzafiscale fino ai più recenti provvedimenti adottati dal Jobs Act con relative ricadute su alcune delle previsioni della L. 398/87, dando particolare riguardo al tema dell'abolizione della richiesta di autorizzazione all'espatrio al Ministero del Lavoro. Rileva a questo proposito sottolineare la caduta di quelle ipotesi che erano circolate su modifiche degli obblighi previdenziali per i lavoratori italiani assunti con contratto di lavoro di diritto straniero da società ubicate in paesi extra europei non convenzionati con l'Italia sul piano della sicurezza sociale: su questo tema il legislatore nulla ha variato rispetto al testo di legge del 1987.